A seguito dei recenti fatti di cronaca e dei sempre più frequenti controlli degli organi ispettivi ricordiamo a tutti la necessità di applicare rigorosamente le Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, onde evitare sanzioni e gravi responsabilità in caso di violazione degli obblighi e conseguente danno causato a terzi
Nel provvedimento viene indicato l’OBBLIGO da parte delle strutture a rischio di procedere alla valutazione del rischio da Legionella e di predisporre il relativo documento di autocontrollo.
QUALI SONO LE STRUTTURE A RISCHIO?
Le strutture considerate a rischio sono quelle nelle quali risultano presenti impianti che comportano un moderato riscaldamento dell’acqua e la sua nebulizzazione (docce, aerosol, idromassaggi, sistemi importanti di condizionamento, saune, piscine, ecc.) o la presenza di utenti con sistema immunitario deficitario o alterato (strutture sanitarie, case di riposo, etc.).
Pertanto, tra le realtà maggiormente interessate troviamo le strutture turistico-ricettive e termali, ad esempio: alberghi, hotel, pensioni, rifugi, campeggi, bed & breakfast, affittacamere, agriturismi, piscine, palestre, stabilimenti termali, spa e wellness, ma in realtà la procedura si applica anche in tutte le realtà lavorative con presenza di docce, servizi igienici e impianti di condizionamento, in virtù degli obblighi previsti specificatamente dal d,gls 81/08 in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro
COSA FARE PER PREVENIRE IL RISCHIO LEGIONELLOSI?
Per un’efficace prevenzione, la linea guida per il controllo della legionellosi prevede l’obbligo per il gestore di ogni struttura turistico-recettiva nonché per qualunque datore di lavoro soggetto agli adempimenti del d.lgs 81/08 di:
- effettuare la Valutazione dei rischio legionellosi con periodicità definita in funzione del rischio (biennale, preferibilmente annuale). Tale valutazione prevede una analisi del rischio al fine di verificare la possibilità che nella struttura possano verificarsi casi di malattia.
- Individuare una figura competente, responsabile dell’esecuzione di tale attività di prevenzione;
- Redigere un piano di monitoraggio e controllo nel quale vengano evidenziati i campionamenti da effettuare, la periodicità, gli interventi da porre in essere in caso di positività.