La sempre crescente attenzione che il tema del “Coronavirus” COVID 19 sta creando, ed i recenti casi di contagio che hanno interessato anche la Toscana, porta la doverosa necessità di far a Voi pervenire indicazioni per le “applicazioni aziendali” in termini di Sicurezza sul Lavoro relative a questo tema.
Partiamo dal presupposto che, non trattandosi di un rischio proprio dell’attività lavorativa, l’inserimento di una specifica Valutazione nell’ambito di un processo di Valutazione dei Rischi, così come l’aggiornamento del relativo DVR, risulta di fatto, seppur giustificabile concettualmente, una misura non dovuta per la stragrande maggioranza delle attività.
Nonostante ciò, sebbene il rischio di contagio sia riscontrabile nella vita quotidiana e privata di ogni individuo, l’ambiente di lavoro è un luogo dove generalmente Vi è concentrazione di persone che possono pertanto agevolare l’eventuale contagio e pertanto alcune precauzioni possono dover essere messe in campo al fine di salvaguardare la tutela dei collaboratori.
In base agli obblighi generali e specifici di cui all’art. 2087 c.c., infatti il datore di lavoro è, sempre e comunque, garante dell’integrità psicofisica dei lavoratori. Inoltre, ci sono gli obblighi di informazione di cui all’art. 18, comma 1, lett. i) che si concretizzano nell’adozione delle cautele previste, se non imposte, dalla pubblica autorità e dal Ministero della salute (per esempio queste) ed il dovere di mantenersi aggiornati sulla loro evoluzione.
Al fine di agevolare l’imprenditore, contribuendo alla corretta diffusione di informazioni, abbiamo predisposto una breve nota con indicazioni e precauzioni da mettere in atto internamente all’azienda:
E’ un nuovo ceppo influenzale di natura virale per il quale ancora non sono stati sviluppati da parte della popolazione i dovuti anticorpi tali da evitare con facilità il contagio. Questo genera conseguentemente una alta “viralità” ed una conseguente alta possibilità di contagio.
Il rischio di contagio riguarda le persone che vengano a contatto stretto e diretto con soggetti già malati.
La trasmissione può avvenire anche per “via aerea”, per le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite la saliva, tossendo e starnutendo. Il contatto può avvenire ad esempio anche tramite le mani toccando con le mani contaminate bocca, naso o occhi ed, in rari casi attraverso contaminazione fecale (ad esempio l’utilizzo promiscuo di servizi igienici). In linea generale è difficile che la contaminazione possa avvenire in “area aperta” se non direttamente a stretto contatto con la persona malata. Trattandosi di malattia respiratoria non è ipotizzabile la trasmissione tramite gli alimenti, che comunque sia, devono essere manipolati rispettando le buone pratiche .
Il virus ha un periodo di incubazione che supera i 7 giorni pertanto la persona infetta potrebbe non manifestare ancora i sintomi ed essere in grado di trasmettere il virus ad altri.
Ci sono studi ancora in corso per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.
- QUALI FORME DI TUTELA APPLICARE:
Le forme di tutela generali da applicare nell’ambito lavorativo non differiscono da quelle di generale tutela che sono previste nella quotidianità e pertanto basate sulle indicazioni fornite dal Ministero della Salute.
- Lavarsi frequentemente le mani
- Porre attenzione all’igiene delle superfici
- Evitare contatti stretti e protratti con persone che manifestano sintomi influenzali
- Coprire la bocca ed il naso quando si tossisce o si starnutisce
- Mantenere una buona aerazione dei locali chiusi
- Adottare ogni ulteriore misura di prevenzione dettata dal Datore di Lavoro
In caso di sospetto contagio, ovvero qualora nell’ambito lavorativo si venga a contatto con che manifesti sintomi o sospetto caso (provenienza da “zone rosse” della Lombardia e del Veneto, provenienza da trasferte recenti all’estero (entro i 14 gg), ecc.):
- contattare i servizi sanitari segnalando che si tratta di caso sospetto di “nCoV” (il numero verde di riferimento è il 1500)
Nell’attesa dell’arrivo del personale sanitario:
- evitare il contatto con personale malato
- se disponibile dotare la persona di mascherina protettiva
- Lavarsi accuratamente le mani (prestare particolare attenzione a superfici che possono essere venute a contatto con la persona quali ad esempio bagni condivisi, indumenti del malato, ecc.)
- Smaltire eventuale materiale utilizzato dal paziente (fazzoletti di carta usati, sciarpe, mascherina eventualmente utilizzata, ecc.) in un sacchetto impermeabile.
- OBBLIGO per chiunque manifesti sintomi influenzali di qualsivoglia natura di NON recarsi a lavoro
- Limitare le trasferte al minimo necessario
- Sospensione di visite da parte di clienti, consulenti, collaboratori, ecc. provenienti dalle aree a rischio limitando, in generale, il più possibile situazioni quali riunioni ed altre situazioni per le quali si permanga in luogo chiuso e ristretto per molto tempo con altre persone
- In caso di accesso di corrieri e trasportatori, non essendo possibile definire a priori la loro provenienza ed i precedenti spostamenti, agevolare le operazioni di carico/scarico delle merci in area esterna.
A titolo informativo si ricorda che le merci, anche provenienti dalla Cina, non costituiscono rischio di contagio diretto.
Indipendentemente dalla tipologia di attività svolta è “raccomandato” procedere con la trasmissione della presente informativa a tutti i lavoratori/collaboratori dell’azienda indicando un riscontro di “avvenuta” informazione.
Per info ed approfondimenti: ISAQ Consulting S.r.l. – segreteria@isaqconsulting.it – 0573 308142
Nota tecnica a cura di Briganti Michele
esperto in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro