Mancati infortuni: il nuovo modello di rilevazione e segnalazione di INAIL

Facendo seguito al protocollo d’intesa fra INAIL e CONFIMI INDUSTRIA, con oggetto la realizzazione di progetti per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, INAIL ha diffuso un nuovo report con l’obiettivo di “Sensibilizzare e supportare operativamente le aziende alle attività di segnalazione e analisi dei mancati infortuni (near-miss)”.

 

Che cosa sono i near-misses?

I cosiddetti near-miss sono i mancati infortuni o quasi infortuni cioè eventi che non hanno causato lesioni o malattie ai lavoratori ma che avrebbero potuto farlo. In pratica, sono situazioni potenzialmente pericolose e che, solo per casualità, non si sono tradotte in incidenti.

Per questo, si definiscono anche “precursori di incidenti”; perché, opportunamente rilevati, sono indicatori oggettivi dello scarso livello di sicurezza di ambienti o processi di lavoro. Evidenziano, infatti, luoghi e momenti nei quali è probabile che si verifichino incidenti.

 

Perché attivare una procedura per i near-misses?

L’attivazione di procedure aziendali, sostenibili anche per le piccole e medie imprese, per la rilevazione e segnalazione dei near-misses costituisce un valido aiuto per la valutazione complessiva di tutti i fattori di rischi che intervengono nelle fasi produttive, oltre a rappresentare un importante motore di partecipazione per più figure aziendali, nell’ambito della prevenzione.

Il documento edito da INAIL, in questo contesto, ha l’obiettivo di rafforzare la collaborazione fra le Associazioni d’impresa e le aziende per l’applicazione di pratiche preventive di sempre maggiore efficacia.

 

Near-misses: un modello di rilevazione utile anche per le piccole imprese

Nell’ottica di sostenibilità per le piccole imprese, il documento riporta le attività realizzate durante lo sviluppo e la sperimentazione di un modello di rilevazione dei near-misses, in modo tale che possano essere sfruttate come standard, proprio dalle piccole imprese. Il modello sviluppato e le relative attività sono stati riferiti a settori in cui frequenza e gravità degli infortuni sono più elevate: costruzioni, metallurgia, chimico, ceramiche sanitarie e alimentare.

 

Near-misses: i contenuti del documento INAIL

Il report apre delineando un quadro storico e statistico degli infortuni nei vari settori di studio, procedendo poi ad un approfondimento sui fattori causali che stanno alla base del verificarsi dell’infortunio grave o mortale, attingendo dagli archivi informatici di INAIL e dal database Infor.Mo.

A dare ulteriore completezza al quadro di cui sopra, un capitolo è dedicato all’analisi dei fattori del contesto territoriale, con lo scopo di incanalare ed informare meglio le scelte organizzative delle imprese, anche in base alla loro collocazione geografica sul territorio nazionale. I dati in questo caso sono stati ricavati aggregando questionari posti direttamente ai referenti territoriali di CONFIMI INDUSTRIA.

Il quarto capitolo del report si analizza lo stato di attuazione dei sistemi di gestione dei near-misses, insieme alle relative esigenze di formazione e informazione, il tutto campionando aziende degli stessi territori analizzati nel capitolo precedente.

Nel quinto capitolo si delineano, sulla base di esperienze sperimentali sulle aziende, un modello tecnico-organizzativo e una istruzione operativa di sicurezza, votati alla rilevazione e all’analisi dei near-misses.

Il report chiude con considerazioni sugli sviluppi futuri imperniate sulla collaborazione da parte delle aziende nella sperimentazione del modello e dello strumento operativo proposti, con lo scopo di rafforzare e diffondere la cultura della prevenzione nelle imprese.

 

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